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Gli abitanti del Bel Paese danno più importanza al design che al Made in Italy e per le proprie case scelgono la linearità e la semplicità dello stile Moderno. Lo dice una ricerca commissionata da Dalani.

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Come scelgono gli italiani quando si tratta di arredamento? A questa difficile domanda ha cercato di dare una risposta Dalani, uno dei più qualificati shopping club italiano specializzato nell’e-commerce per la casa e all’arredamento, commissionando una ricerca alla società TNS, con l’obiettivo di indagare le abitudini di spesa degli italiani nel mercato dell’Home&Living e le preferenze in fatto di stile.

Dallo studio emerge che lo stile, concetto che comprende il design e l’estetica del prodotto, si colloca al terzo posto fra i fattori che determinano l’acquisto nel mercato della casa e dell’arredamento, preceduto dal prezzo e dalla qualità del prodotto, superando il Made in Italy nella classifica del campione considerato.

Gli  intervistati conoscono in  media otto diversi  stili  di  arredamento, fra cui spiccano il Moderno, il Classico, il Country, Dalani stileModernoil Vintage, il Barocco e l’Etnico, con una netta predominanza delle donne, più esperte degli uomini in fatto di estetica e design. Fra le diverse tipologie, è il Moderno il vero protagonista delle case degli italiani, che lo scelgono soprattutto per la linearità e la semplicità,  nonché per  la versatilità che lo contraddistingue. Tra gli stili in crescita, inoltre, risultano ad esempio lo stile provenzale e quello orientale.

«Da questa ricerca emerge l’importanza data dagli intervistati all’estetica e al design degli arredi: un segnale molto positivo per noi di Dalani, che  puntiamo tanto sullo stile. – ha affermato Margot Zanni, Style Director di Dalani – Le caratteristiche del Moderno, inoltre, hanno delle grandi potenzialità, essendo facilmente accostabili con altri tipologie di arredamento.»

«Io consiglio sempre di mixare stili diversi, così da rendere l’ambiente più confortevole e naturale – ha concluso Margot Zanni – cosa che difficilmente avviene quando si cerca di arredare una casa seguendo un’unica tendenza».

I dati sono stati raccolti mediante 1.014 interviste online, svolte nel mese di maggio 2015, su un campione di individui dai 21 anni in su, che negli ultimi 12 mesi hanno influenzato la scelta o hanno acquistato direttamente almeno un complemento d’arredo. Il panel è stato strutturato su variabili di età, area geografica e ampiezza del centro urbano abitato, così damargot zanni renderlo rappresentativo della popolazione nazionale.

Lo studio è stato presentato al Convegno @Home, tenutosi all’inizio di giugno a Milano, per presentare alle aziende del settore lo status quo del mercato online dell’arredamento e della casa e illustrare le opportunità di sviluppo di questo canale di vendita.

All’evento ha collaborato Netcomm – il Consorzio nato nel 2005 con l’obiettivo di favorire la crescita e la diffusione del commercio elettronico in Italia – e ha partecipato Bain & Company, la società specializzata in consulenza strategica e organizzativa.

Nel corso dell’incontro, Roberto Liscia, Presidente di Netcomm, ha illustrato i trend dell’export. I dati parlano di un crescente sviluppo dei mercati asiatici e mediorientali, in cui il pubblico principale delle esportazioni italiane – costituito dalla classe benestante, con un reddito medio pro- capite di circa 35mila dollari – crescerà di 224 milioni di unità nel 2020 rispetto al 2014. Secondo i dati Netcomm, la Russia mantiene il primato come destinazione delle esportazioni di arredamento italiano, anche se da qui al 2020 crescerà tanto la richiesta da parte dei Paesi del Medio Oriente.

In merito alle modalità di accesso al Web, Liscia ha parlato di un netto aumento dell’utilizzo degli smartphone in Europa, con una prevalenza di Italia e Spagna. Nonostante questa posizione avanguardista  in  termini  di  device, rispetto  ai  vicini  europei,  il  mercato  italiano  dell’e- commerce continua ad avere delle dimensioni ridotte, con una quota del 3% rispetto al totale del continente.

 

 

 

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