Viste le dimensioni dello Stato/continente cinese, le proteste cui abbiamo assistito nelle ultime settimane ad Hong Kong, in percentuale al resto del Paese, sono giusto una "brezza di rivolta", ma le ultime notizie pervenute sono tutt'altro che rassicuranti per il futuro di chi sta tentando di opporsi al potere centrale di Pechino.

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Difatti mentre i "manifestanti" continuano a chiedere elezioni libera dall'ingerenza della capitale cinese, "Radio Cina Internazionale", alle 5 e 30 circa di stamani, comunica che «Xu Zhende (direttore generale dell'Ufficio delle relazioni pubbliche della Commissione della Polizia del governo ad Aministrazione Speciale di Hong Kong) avrebbe dichiarato: "tra gli agitatori rimasti ci sono anche gli attivisti e i provocatori delle organizzazioni radicali, che premeditano, organizzano e dirigono le frequenti azioni di scontri, provocando la polizia e causando confusione"».
Una dichiarazione a dir poco "allarmante" perchè lascia prevedere la possibilità di una "giustificazione" per azioni di forza contro i manifestanti da parte delle forze di polizia del governo centrale.
F.P.M.
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